venerdì 10 aprile 2020

Afferrare l’intangibile

"...vedere l’invisibile, afferrare l’intangibile, sentire l’inudibile..."

(Samuel Reynolds Hole)


Malus Royalty

Diceva così il sacerdote e orticoltore inglese un secolo fa scrivendo di rose.
Lo scrivo adesso qui usando le sue parole, dopo un'ennesima volta in questi giorni in cui mi sono resa conto quanta paura ha la gente. Di un virus.
Non di altro. Di un virus invisibile.
E non delle cose ben visibili da tanto tanto tempo...
Come l'aria inquinata, come gli alberi abbattuti dappertutto, le foreste bruciate, le specie scomparse.
Come la frenesia del lavoro che ci fa soffocare.
Come lo smog che non ci permette di respirare.
Come l'abitudine di vivere la nostra vita senza essere felici.
Con tanta polvere su di noi.
Come la follia delle nuove tecnologie che ci uccide.
Lentamente, ma in modo così sicuro.
Essere connessi tutti, in una grande rete virtuale, e non essere connessi a noi stessi.
Siamo bravi a condividere post, video, tante sciocchezze, ad inviare messaggi ogni secondo, essere velocissimi con le dita sulla tastiera, ma quanto siamo bravi a essere felici? A conoscere noi stessi, a sapere ciò che ci rende felici?
A essere curiosi fuori dallo schermo del computer o del cellulare? A osservare, a notare le cose che ci circondano? A stare almeno un attimo soli, senza rumori, senza internet?


In questi giorni di "emergenza" forzata e inventata, avete notato quanto può essere bello fare cose semplici, come:
* Svegliarsi alle 5 di mattina dai canti degli uccellini fuori
* Sentirsi chiamati nel sonno da qualcuno, alzarsi e scoprire la luna proprio di fronte, tra le cime dei due pini, tutta piena, bella, grande, tonda, luminosa
* Alzarsi presto e andare a comprare pane dal fornaio vicino a casa mentre tutta la città sta ancora immobile nel suo sonno, e scambiare qualche sorriso e parola con la commessa, nella calma del mattino ancora incontaminato dalla presenza e dalla paura degli altri
* Uscire ogni giorno a guardare il telegiornale della Natura, cercare di trovare le sue "notizie" e novità, le "dieci differenze" che ci sono rispetto al giorno prima, cosa è sbocciato durante la notte, quale nuovo profumo gira nell'aria, quale nuovo fiore si è svegliato nell'erba....
* Godere le foglie degli alberi che si aprono sempre di più ogni giorno, lasciarsi incantare dal colore verde primavera che innebria l'anima con la sua vitalità
* Fare un giretto negli spazi verdi tra i palazzi, "di nascosto", la sera tardi, quando il mondo si ammutisce ancora di più, occupato della sua cena
* Girare con la testa in su, a 360 gradi, come fanno i bambini, guardando le chiome degli alberi, fino a riempire l'anima di gioia e perdere equilibrio
* Tirare i rametti degli alberi in fiore e far cadere i petali sulla testa come fiocchi di neve, respirando il profumo della primavera
* Leggere un libro senza preoccuparsi del tempo che scorre
* Godersi il silenzio assoluto di domenica mattina?


Basta staccare un attimo dai cellulari, da tutti i pensieri, pure dalla famiglia e dai vicini, per scoprire quanto abbiamo dimenticato di capire noi stessi, di cercare i nostri piccoli momenti di felicità,

di "vedere l’invisibile, afferrare l’intangibile, sentire l’inudibile".

Basta vivere e sentirsi felici di esserci.
Non sappiamo esattamente come è nato questo virus, non sappiamo come finirà tutto questo, non osiamo ancora a immaginare il mondo del "dopo", ma in ognuno di noi c'è una forza invisibile per superare le difficoltà, il nostro corpo e la nostra anima hanno tutti i mezzi per vincere anche questo virus.
Senza averne paura.
L'invisibile è riuscito a fermarci, torniamo sempre all'invisibile, ma quello bello, per rialzarci.
E RI-inventarci la vita.
E il nostro mondo.
Senza tornare a quello di "prima".

Blue Nuvola


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Grazie a tutti quelli che si fermano qui a contemplare per un attimo la vista dalla mia camera *_*